Le mani pensano.

Sicuramente non sono l'unico, ma penso che l'arte cambierà, rapidamente, in tutti i sui aspetti economici, organizzativi e le sue forme. Non solo perché è il suo ruolo, la sua ragion d'essere, al di là del concetto d'avanguardia, ma anche per naturale conseguenza degli avvenimenti. Non so se rifacendosi a meccanismi e forme passate o auspicabilmente inventandone o prefigurandone nuove, ma cambierà, spazzando via tanta fuffa contemporanea presente in quella discarica planetaria di immagini, parole e opere che caratterizza il nostro mondo. E' da un secolo che gli autori dell'Arte/Merda "site-specific" producono come nella fase anale dei neonati, riproponendo forme "provocatorie" pre digerite dalla pubblicità e dal logoro protagonismo narcisista della comunicazione e della politica, ma poi si cresce... Mi piacerebbe un'opera che sia un punto, preciso, netto, una rasoiata, uno sparo nella superficie del silenzio e allo stesso tempo una costellazione, una cometa luminosa, che attraversa l'orizzonte e noi tutti col naso all'insù.


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