Le mani pensano.

Sicuramente non sono l'unico, ma penso che l'arte cambierà, rapidamente, in tutti i sui aspetti economici, organizzativi e le sue forme. Non solo perché è il suo ruolo, la sua ragion d'essere, al di là del concetto d'avanguardia, ma anche per naturale conseguenza degli avvenimenti. Non so se rifacendosi a meccanismi e forme passate o auspicabilmente inventandone o prefigurandone nuove, ma cambierà, spazzando via tanta fuffa contemporanea presente in quella discarica planetaria di immagini, parole e opere che caratterizza il nostro mondo. E' da un secolo che gli autori dell'Arte/Merda "site-specific" producono come nella fase anale dei neonati, riproponendo forme "provocatorie" pre digerite dalla pubblicità e dal logoro protagonismo narcisista della comunicazione e della politica, ma poi si cresce... Mi piacerebbe un'opera che sia un punto, preciso, netto, una rasoiata, uno sparo nella superficie del silenzio e allo stesso tempo una costellazione, una cometa luminosa, che attraversa l'orizzonte e noi tutti col naso all'insù.


Pandemia.

Viruses.

Clip ideato nel 2009 x Medici Senza Frontiere.
Immagini: Carlo Spoldi
Musica: Alessandro Spoldi

In un mondo digitalizzato, di persone, economie e conoscenze condivise in tempo reale, ci sono sofferenze che non vengono comunicate, non si conoscono, non esistono. Poi, improvvisamente, quelle guerre, quelle violenze, quelle malattie, non fanno distinzioni di continenti, paesi, persone, non hanno frontiere. Help, Aide, Aiuto!

In a world of peoples, economies and knowledge digitalized and shared in real time, there are unknown sufferings that don't exist. Then suddenly, those wars, violence, diseases, don't distinguish continents, countries, people, they have no Borders. Help - Aide - Aiuto.

Pandemia.

Il mondo è un Inferno.


Iconoclasta.

Pixel by pixel handmade cut-out.

Lo "scontorno" (così come utilizzato anche negli stencil caratteristici di molti graffiti), lungi
dall'essere una mera pratica "meccanica" o automatica, presuppone una profonda conoscenza
della forma, del disegno e della luce.
Le immagini foto-grafiche non hanno un contorno, un limite preciso tra l'oggetto e lo sfondo,
tra il vuoto e il pieno, tra la materia e l'aria, ma registrano semplicemente l'effetto della luce sulle cose.

Tra la foto-grafia e il segno, tra la luce e il tratto (in questo caso lo scontorno), si ripropone quella contrapposizione
caratteristica tra il disegno fiorentino e il colorismo della pittura veneta.
In sostanza, lo scontorno, comporta un preciso intento "chirurgico" di individuare quel limite ideale.