Uno dei trend emersi nel corso del 2013, è quello del Content Marketing.
Sarà colpa del Panda, che dall’inizio del 2011 ha iniziato a colpire, con diverseondate, tutti quei siti che facevano uso di contenuti scarni, inconsistenti, di pessima qualità.
Sarà che le 3 paroline “Content is King” – che, è bene ricordarlo, sono state pronunciate da Bill Gates nel lontano 1996 – sono oggi un mantra, spesso associato a “Distribution is Queen”.
Sarà che SEO e webmaster si sono finalmente resi conto che se un contenuto non ha un qualcosa in più, è oggi impossibile che venga, condiviso e commentato, e soprattutto letto/fruito da qualcuno.
Ma per far emergere il buon-contenuto dall’enorme massa di contenuti pubblicati online ogni giorno (si parla di 2 milioni di post, 294 miliardi di email e 864.000 ore di video, oltre a 400 milioni di tweet), bisogna fare in modo che attragga il lettore, sempre distratto, indaffarato o sovrastimolato.
Ma per far emergere il buon-contenuto dall’enorme massa di contenuti pubblicati online ogni giorno (si parla di 2 milioni di post, 294 miliardi di email e 864.000 ore di video, oltre a 400 milioni di tweet), bisogna fare in modo che attragga il lettore, sempre distratto, indaffarato o sovrastimolato.
La principale porta d’ingresso di un contenuto è il titolo, l’headline: un buon titolo può attrarre fino a 5 volte più traffico di un titolo poco curato.
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