livia - cod binario

5 commenti:

Livia Cirone ha detto...

"real virtual" in codice binario..

EgoNemoSum ha detto...

Ok, l'idea è bella, andrebbe sviluppata. Così non è interessante dal punto di vista grafico compositivo.
Sicuramente funzionerebbe meglio su formato orizzontale- Il fondo è bianco? Nero? Colorato? - il font? - Forse il logo dovrebbe fungere anche da "spiegazione", che sò: (RealVirtual)- Non dimenticare che noi sappiamo di cosa stiamo parlando ma un osservatore che lo vede per la prima volta capisce?

ale ha detto...

Gli osservatori si dividono in 10 categorie: quelli che capiscono il sistema binario e quelli che non lo capiscono :-)

reale/virtuale = macchina digitale?
(Però c'era roba "virtuale" anche prima...)

P.S. lo 01 finale?

Livia Cirone ha detto...

Penso a uno sviluppo e provo in orizzontale. L'idea iniziale era quella di scrivere tutto in codice binario, anche il logo....ho tentato di salvarmi dalla completa incomprensione inserendo la "R"

Reale/virtuale=macchina digitale? SI
Il tuo pensiero reale lo hai trasformato in imput di 0/1 scrivendo qui :-)

ale ha detto...

Mah, una fila di 0/1 è un modo di vedere. Altri potrebbero vedere fievoli correnti elettriche che corrono lungo i cavi, prima di essere riversate in un computer e poi su un video. Gli 0 e gli 1 sono rappresentati da livelli di corrente diversi in sistemi diversi, in quel tipo di realtà.

La visione digitale del testo può aiutare chi vuole capire il funzionamento di un sistema digitale. Le famose videate verdi di Matrix credo rappresentassero quello. Ma non è la trasformazione analogico/digitale che rende virtuale qualcosa.

Poi, non so dire cosa significhi virtuale, in quanto non so cosa sia reale. Si chiama virtuale qualcosa per dire che non è reale, ma questo è contraddittorio per chi crede che anche il pensiero abbia piena cittadinanza nel modo reale. Dall'altra parte, non è possibile escludere dal reale proprio il pensiero, dato che non conosciamo altro. Probabilmente "virtuale" sta in quella zona d'ombra, assieme a "scherzo", "finzione", e "illusione", dove qualche sistema crede che qualcosa sia reale in un senso diverso da quelli che in qualche modo glielo fanno credere... Una realtà fittizia prodotta a bella posta per un certo scopo.

L'uso corrente del termine ha reso "virtuale" un sinonimo di "elettronico" e "digitale". È improprio?