Born to be me

13 commenti:

Livia Cirone ha detto...

Bello. La stilizzazione secondo me rende di più dell'immagine reale, per quanto riguarda questa foto.
Forse l'immagine reale è troppo forte e vista.

Ivan Valcerca ha detto...

CERCA BARBARA DI ROVARE IL FATTO DELLA PUREZZA, PURTROPPO NEI PRIDE BASTA CHE CI SONO PIUME , NUDI, GAMBE APERTE,TRUCCHI...CHE RAPPRESENTANO IL FALLIMENTO DI ANNI DI PRIDE IN ITALIA...

PER ME SI RICHIEDONO DIRITTI DA ESSERI UMANI NON DIRITTI DA ETICHETTE....
IL FATTO DELL'UTERO, DELLA PUREZZA DELLA NASCITA SAREBBE UNA LEZIONE ALLE CARNEVALATE DEI PRIDE DEGLI ULTIMI ANNI.

Livia Cirone ha detto...

Io non le ritengo carnevalate. Quelle piume, quei nudi, quelle gambe aperte, quei trucchi non sono per niente il fallimento.
Sono una modalità estrosa, eccessiva, carica, colorata, spietata e anche visivamente violenta dietro cui si nasconde tutta la voglia di gridare ciò che spesso viene tenuto nascosto.
C'è la voglia di divertirsi e di far sentire la propria presenza. Come un gioco, un dono, una scommessa, la ricerca dell'angelo come un gioco che dura tutta una vita.
I colori, le piume, l'eccesso, l'esibizionismo non sono che modi per rivendicare una gioia spesso negata ed oppressa.
Perchè il gay probabilmente è arte, è pace, eccesso, creatività...così come in altri casi non lo è.
Per quale motivo secondo te i trans si "addobbano" in quel modo?

It's all psicology, emotion, sensibility.

Livia Cirone ha detto...

Tra l'altro ci eravamo indirizzati per ritrovare il lato bello,divertente, giocoso, ironico,gaio che potesse sottolineare l'evento del gay pride.
Cercando di non fare la solita campagna sociale dei diritti....almeno questa era la strada su cui avevamo discusso a lezione, mi pare.
Giusto per informazione.

Ivan Valcerca ha detto...

i trans vanno a lavoro vestiti cosi? non confondere drag da trans... c'è un abisso.

i diritti si chiedono cercando anche di cambiare la società e con i lustrini si freddano anche quei piccoli spiragli di apertura...

vai a vederti i pride dei paesi meno liberali, dove mamme e padri con bambini in braccio chiedono i diritti per i gay...

un fatto di comunicazione gay non è sinonimo di travestimento, sesso divertimento,
vedere culi nudi sui carri, scusate tanto ma non mi interessa.
Continuo a sostenere la tesi di Barbara, natura, essere spontanei se stessi,

io farei una manifestazione tutti vestiti normali... per far capire alla società che è la normalità che non sono per fortuna piume e lustrini.

Ivan Valcerca ha detto...

infatti i mio contributo era solo una riflessione sul concetto di angeli e sesso, interpretare la head in modo diverso, e con barbara notavamo lo stesso pensiero che ci ha accomunato...
poi ognuno la vive come vuole, c'è chi si etichetta in determinati modi e stili di vita, chi fortunatamente se ne frega, mi spiace solo per quelli che ancora credono il mondo gay come paradiso... questa e' una discriminazione che non dovrebbe essere fatta visto che si nasce tutti uguali, e poi ci si veste come ci pare, ma l'importante e' LA NASCITA, siamo tutti uguali, nel bene e nel male.

Ivan Valcerca ha detto...

infatti i mio contributo era solo una riflessione sul concetto di angeli e sesso, interpretare la head in modo diverso, e con barbara notavamo lo stesso pensiero che ci ha accomunato...
poi ognuno la vive come vuole, c'è chi si etichetta in determinati modi e stili di vita, chi fortunatamente se ne frega, mi spiace solo per quelli che ancora credono il mondo gay come paradiso... questa e' una discriminazione che non dovrebbe essere fatta visto che si nasce tutti uguali, e poi ci si veste come ci pare, ma l'importante e' LA NASCITA, siamo tutti uguali, nel bene e nel male.

Livia Cirone ha detto...

Le mamme e i padri con i bambini in braccio c'erano anche al Gay Pride di Bologna a giugno 2008. C'erano le famiglie arcobaleno, c'erano i genitori degli omosessuali, c'erano le prostitute. C'erano tutti.
Tutti sui mega carri carnevaleschi, come li definivano in molti. Anche quello è un modo di chiedere i propri diritti.
Le vere lotte non si fanno al gay pride infatti, si fanno ogni giorno.
Il gay pride è un giorno di festa.
E per fare dei manifesti su questo giorno ti devi mettere anche in questa ottica.
Vai a vedere i manifesti del gay pride 2008.

Ivan Valcerca ha detto...

bhe non fammelo ricordare ti prego, che mi sento male... continua a vederla come una festa, io spero sempre che un domani durante le feste si possa dire qualcosa di piu' mentre ci si ritrova a parlare contro il vaticano, contro il governo contro... e sempre qui stiamo.
bisogna essere un po' obiettivi e non di parte.

Livia Cirone ha detto...

Probabilmente non hai vissuto dall'inizio fino alla fine questa festa. C'era molto di più.
Molto di più delle semplici parole....

point of views.

Ivan Valcerca ha detto...

forse ti accontenti di poco te. Ma non mi interessa continuare questa conversazione in questi toni e con queste modalità, quando non si è capito quello che stavo dicendo a Barbara.

Livia Cirone ha detto...

Già, è quello che penso e sostengo in questa conversazione. Le semplici parole sono inutili.

In ogni caso rivedi il tuo iniziale commento:
"PURTROPPO NEI PRIDE BASTA CHE CI SONO PIUME , NUDI, GAMBE APERTE,TRUCCHI...CHE RAPPRESENTANO IL FALLIMENTO DI ANNI DI PRIDE IN ITALIA...

PER ME SI RICHIEDONO DIRITTI DA ESSERI UMANI NON DIRITTI DA ETICHETTE....
IL FATTO DELL'UTERO, DELLA PUREZZA DELLA NASCITA SAREBBE UNA LEZIONE ALLE CARNEVALATE DEI PRIDE DEGLI ULTIMI ANNI."

Anonimo ha detto...

scusate se mi intrometto.....ma non è barbara....è CHIARA!!!! ahaha